Ma cosa succede nelle vite e nelle menti dei membri di quelle famiglie che vivono una separazione?
Proviamo a immaginarci due dialoghi: da una parte i figli, dall’altra gli adulti.
Cari figli…
“Paola, mi sa che ci siamo. Secondo me mamma e papà si separano, litigano di continuo. Ora toccherà fare come stanno facendo Niccolò e Maria, un po’ qua, un po’ là. Lo so, mamma è sempre così puntigliosa e noiosa, papà lascia sempre andare anche troppo, ma a me delle loro beghe non interessa niente io voglio continuare a voler bene a entrambi”.
“Sai Simo cosa mi dispiace di più? Che deciderà di noi un giudice, un avvocato o uno psicologo. Questo mi fa davvero girare le scatole”.
“A me Paola invece fa paura che ora inizino a parlar male l’uno dell’altro con noi e che ci raccontino cose brutte che non voglio sapere. Per me vanno bene come sono e voglio continuare a voler bene a entrambi Maria mi ha detto che la sua mamma le ha detto cose davvero brutte sul suo papà e che trova tutte le scuse per non farla stare con il suo papà ma secondo me sbaglia”.
” Sì. anche a me Niccolò me lo ha detto ma io non voglio fare come loro, poi dai i nostri genitori sono diversi”.
“Speriamo!”
Nella separazione i genitori devono imparare a rispettare il diritto dei figli a continuare ad amare e a farsi amare da entrambi i genitori.
Cari genitori…
“Alessia ora che abbiamo deciso di separaci ti chiedo solo di preservare i figli dal nostro marasma e di non utilizzarli l’uno contro l’altro.”
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L’art. 1 della Carta dei diritti dei figli nella separazione stabilisce il loro diritto di continuare ad amare ed essere amati: l’articolo che richiama gli artt. 8, 9 e 10 della Convenzione ONU del 1989 sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e vuole garantire, nella regolazione dell’affidamento, del collocamento e della frequentazione dei figli, soluzioni che favoriscano e diano concretezza alla continuità affettiva.
Entrambi i genitori dovranno quindi orientare le proprie scelte in questa direzione.
Lo stesso articolo riconosce poi rilievo non solo al diritto del minore ad una piena bigenitorialità, ma anche al diritto al mantenimento delle relazioni con i fratelli, i nonni, i parenti e gli amici del nucleo familiare riflettendo la tutela riconosciuta nel nostro ordinamento alle relazioni familiari (c.f.r. artt. 29, 30, 31 e 32 della Costituzione e artt. 315 bis e 317 bis del codice civile).
La separazione quindi, a meno che non ci siano situazione pregiudizievoli per i minori, deve essere gestita in modo tale da preservare tutti i legami familiari, se possibile rafforzandoli, perché la crisi può anche essere occasione di cambiamento.
I genitori si devono impegnare a dare concretezza al diritto dei figli alla continuità affettiva e per fare ciò occorre metterli al centro della riorganizzazione della famiglia post separazione.
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